Il Carnevale è il periodo che aspettano grandi e piccoli per potersi mascherare e diventare per quel giorno qualcun altro, un personaggio di fantasia, storico, tratto dalla letteratura, un personaggio di un film o una serie tv oppure che prenda spunto e rappresenti una parodia della vita quotidiana o dell’attualità. Il Carnevale deriva dal latino “carnem levare” e significa eliminare la carne, infatti si inserisce nella tradizione cattolica come periodo di festa che precede la Quaresima, momento di digiuno che precede la Pasqua dove specialmente nel passato si evitava di mangiare la carne. In realtà le sue origini sono molto più remote anche se nessuno sa con esattezza quando sia nato. Alcuni pensano che le origini del Carnevale siano un’eredità delle feste pagane dell’antica Grecia, svoltesi il 17 dicembre (Saturnali, in onore del dio Saturno) e il 15 febbraio (Lupercali, in onore del dio Luperco) in cui le gerarchie e gli obblighi sociali venivano sostituiti dal rovesciamento dell’ordine, lo scherzo ed la dissolutezza, mentre altri credono che fosse un retaggio delle feste egiziane in onore della dea Isis. I festeggiamenti e le tradizioni del carnevale richiamano al divertimento e alla possibilità di vivere alcune giornate in allegria con sfilate in maschera, carri allegorici, coriandoli, stelle filanti, scherzi di Carnevale e i dolci tipici di Carnevale che sono prevalentemente fritti.
Il carnevale italiano si distingue per le sue maschere regionali e tradizionali e per la notorietà che alcune hanno oltre i confini nazionali, come il Carnevale di Venezia, di Viareggio, di Ivrea ma anche di Acireale e Putignano.
Qui sotto un elenco delle principali maschere regionali:
Arlecchino a Pulcinella per citare due dei personaggi più famosi.
Abruzzo – Frappiglia
Basilicata – Rumit
Calabria – Giangurgolo
Campania – Pulcinella
Emilia Romagna – Dottor Balanzone
Friuli Venezia Giulia – Babaci, Kukaci, Pust
Lazio – Rugantino
Liguria – Capitan Spaventa
Lombardia – Meneghino
Marche – Musciolino, Papagnoco, Burlandoto
Molise – Tre folletti o Tre monaci
Piemonte – Gianduia
Puglia – Farinella
Sardegna – Mamuthones
Sicilia – Peppe Nappa
Toscana – Stenterello e Burlamacco
Trentino Alto Adige – Matoci, Schnappviechern
Umbria – Bartoccio
Valle d’Aosta – Le Landzette
Veneto – Arlecchino, Pantalone, Colombina, Rosaura e Brighella