Il carnevale di Putignano, un comune della Puglia nel territorio del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, è uno dei più antichi d’Europa risalente al Medioevo. La tradizione fa risalire l’anno della sua istituzione al 1394, anno in cui i cavalieri di Malta spostarono le reliquie di Santo Stefano Martire dal castello di Monopoli verso l’entroterra, precisamente a Putignano, il quale rappresentava un luogo più sicuro. Quando videro arrivare i cavalieri, i contadini lasciarono i campi dove stavano lavorando, per andare a ballare e recitare satire e scherzi in dialetto.
Anche il carnevale di Putignano ha una maschera tipica che lo rappresenta, la Farinella. La maschera Farinella prende il suo nome da un piatto tipico della zona a base di orzo e ceci, una sorta di focaccia. L’abito di Farinella è multicolore e indossa un cappello a due punte con sonagli, il quale ricorda molto quello di Arlecchino. Si dice che in antichità l’abito di Farinella fosse rosso e blu, i colori della città di Putignano, e che il cappello fosse a tre punte, stando ad indicare i tre colli di Putignano.
Il carnevale di Putignano è molto lungo, ha inizio la sera del 26 dicembre con la cerimonia dello scambio del cero, durante la quale la gente porta in chiesa un cero per chiedere perdono anticipatamente per i peccati che commetteranno durante il carnevale. La stessa sera avviene la festa delle Propaggini, una recita satirica in versetti in rime e in dialetto sugli eventi salienti accaduti durante l’anno e i pettegolezzi sui potenti del luogo.
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