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Lacryma Christi: tra storia e mito

La storia enologica della Campania inizia presumibilmente con l’arrivo dei Greci i quali, nell’VIII secolo a.C. introdussero i semi della vitis vinifera nella regione. L’origine delle principali uve autoctone della Campania (Aglianico, Greco, Fiano, Falanghina, Biancolella, Piedirosso) è infatti greca.

La superficie campana è prevalentemente collinare (oltre il 50%) e montuosa (oltre il 30%), questo ha sicuramente favorito la coltivazione della vite, grazie ad un clima mite e ventilato nella zona costiera, continentale in quella appenninica.

In Campania la presenza e l’attività vulcanica ha generato nel tempo (si parla di secoli e millenni) la formazione di terreni di natura magmatica, scuri, friabili e ricchi di potassio. Le eruzioni del Vesuvio hanno contribuito a ricoprire anche i terreni calcarei di grosse quantità di ceneri, arricchendoli di minerali.

Il Lacryma Christi è un vino che ha ricevuto la Denominazione di Origine Controllata nel 1983 e viene prodotto nelle tre varietà di bianco, rosso e rosato. In base al disciplinare di produzione questo vino deve essere prodotto esclusivamente con uve della varietà Coda di Volpe per il bianco, e Piedirosso (in dialetto per’e palummo) per il rosso. Le uve possono essere coltivate solo in 15 comuni in provincia di Napoli; inoltre il disciplinare prevede una gradazione di 12 gradi.

Abbiamo deciso di intitolare questo articolo Lacryma Christi: tra storia e mito perché il Lacryma Christi, con la leggenda che si cela dietro il nome, forse racchiude meglio la cultura di questa regione: la storia antichissima legata profondamente con la religione.

Lacryma Christi: tra storia e mito perché secondo Aristotele, la coltura dei vitigni che si inerpicano alle pendici del Vesuvio discende dall’antico popolo greco dei Tessali, presenti soprattutto nei pressi di Torre del Greco dal V secolo a.C. Dopo l’avvento del Cristianesimo, i padri Gesuiti che vivevano in questa zona continuarono a coltivare il “vino greco” diventandone poi quasi esclusivi produttori.

Lacryma Christi: tra storia e mito perché la tradizione napoletana e campana, affonda le proprie radici in realtà storiche contornate da racconti leggendari. Il più affascinante è sicuramente quello secondo cui Lucifero, l’angelo cacciato dal Paradiso, ne rubò un pezzo e, durante la sua caduta negli Inferi, generò il Golfo di Napoli. Dalla voragine che lasciò dietro di sé, sarebbe poi sorto il Vesuvio. Gesù riconobbe nel Golfo di Napoli quel pezzo del Paradiso, pianse addolorato per quel furto. Lì dove caddero le sue lacrime, il suolo divenne così fertile da ospitare le prime viti vesuviane.

Concludiamo l’articolo lasciandovi con quest’aria leggendaria ed augurandoci di avervi incuriositi, vi invitiamo ad una degustazione di questo vino durante il tour Panorama sul Golfo, e vi suggeriamo di dare un’occhiata agli articoli Sotto il livello del mare,

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